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Oratori - Tema dell'anno
ANNO PASTORALE 2014 - 2015
Solo insiemeLa proposta «Solo insieme» ci chiederà di alimentare la dimensione comunitaria dell'oratorio perché i ragazzi, con le loro famiglie, scoprano che c'è uno stile «contagioso» che può essere portato nel mondo e, soprattutto, c'è una comunità in cui crescere e maturare nell'amicizia con il Signore Gesù. «Una comunità viva e consapevole è la condizione imprescindibile perché i ragazzi incontrino personalmente Gesù come “centro affettivo”, cioè punto di riferimento stabile per la loro vita.» (A. Scola, La comunità educante – Nota sulla proposta pastorale del triennio 2011-2014, Centro Ambrosiano, Milano).
Crediamo che Gesù ci abbia voluti suoi discepoli così, solo insieme, e ci abbia chiamato a condividere la vita fraternamente, per amarci gli uni gli altri e portare il suo amore nel mondo.
In una comunità che si riferisce costantemente al Signore Gesù e al suo Vangelo e che concretamente si incontra in oratorio, i ragazzi potranno trovare la forza per «uscire» e frequentare il mondo da cristiani, consapevoli di non essere soli nel loro cammino, di avere accanto una grande famiglia, fatta di persone che sanno prendersi cura proprio dei più piccoli e che hanno una predilezione per loro.
Il nostro obiettivo per il prossimo anno oratoriano è di aiutare i ragazzi e le loro famiglie a vivere comunitariamente, nel rapporto fra le generazioni e a contatto con comunità educanti che sappiano testimoniare la fede in Gesù risorto, con uno stile di vita comune che proviene da lui. Nel nostro impegno di costruzione di un senso di comunità più vivo e più concreto, in vista di una più consapevole testimonianza nel mondo, coinvolgeremo tutti i frequentatori dell’oratorio, comprendendo anche i più giovani e puntando sulla più larga accoglienza. Diremo ai ragazzi, con le parole di papa Francesco, che «non siamo isolati e non siamo cristiani a titolo individuale, ognuno per conto proprio, no! La nostra identità cristiana è appartenenza! Siamo cristiani perché apparteniamo alla Chiesa. È come un cognome: se il nome è “sono cristiano”, il cognome è “appartengo alla Chiesa”» (Udienza generale, 25 giugno 2014). Per realizzare questa appartenenza non è sufficiente puntare sullo sviluppo di un tema ma occorre mettere in pratica uno stile comunitario che impariamo dal Nuovo Testamento. Occorre dunque «fare», o meglio «essere una comunità», coinvolgendo innanzitutto ragazzi e famiglie!
Saranno le comunità educanti dell’oratorio – in sinergia con responsabili e consiglio dell’oratorio – a doversi impegnare per generare un clima che i ragazzi possano sentire «a pelle», riconoscere e comprendere e, quindi, vivere quasi per «contagio». Ci vengono in aiuto le parole preziose che il nostro arcivescovo Angelo Scola ha scritto nella Nota sulla proposta pastorale del triennio 2011-2014,La comunità educante, e i riferimenti alla comunità cristiana presenti soprattutto nelle ultime due lettere pastorali (cfr. ad esempio: Alla scoperta del Dio vicino, nn. 7-8-9 oIl campo è il mondo, pp. 40-41; 46-50).
Solo insieme è la comunità C’è dunque una condizione irrinunciabile perché i ragazzi a noi affidati possano davvero incontrare Gesù e camminare come suoi discepoli nel mondo, secondo la vocazione di ciascuno: è la comunità! Testimoniare la bellezza della vita insieme, incarnando il Vangelo, è il modo più efficace per comunicare la fede ai più giovani. Se poi chiediamo loro di lasciarsi guidare dalla Parola di Dio, vivere da discepoli e «contagiare» il mondo con una vita buona che si impara dal Signore, dobbiamo offrire un ambiente e dei rapporti in cui ritrovarsi, riconoscersi, rinnovarsi e ricaricarsi.
Vorremmo che i ragazzi vivessero tutte le dimensioni della vita comunitaria, innanzitutto facendo sì che l’oratorio sia davvero espressione di una comunità che educa. Del resto, «adattandosi ai diversi contesti, l’oratorio esprime il volto e la passione educativa della comunità, che impegna animatori, catechisti e genitori in un progetto volto a condurre il ragazzo a una sintesi armoniosa tra fede e vita» (Cei, Orientamenti pastorali per il decennio 2010-20 – Educare alla vita buona del vangelo, n. 42).
A tutto campo… solo insieme! La proposta «Solo insieme» si pone in continuità con l’iniziativa pastorale dello scorso anno e con il tema «A tutto campo», di cui invitiamo a raccogliere lo spirito per rilanciarlo. A ragazzi che sono stati chiamati a essere «grano buono» nei propri ambiti di vita (scuola, sport, tempo libero, amicizie, famiglia, ecc.) mostreremo che non sono soli ma che hanno accanto una comunità che li sostiene, li incoraggia e li aiuta a crescere e a maturare nella fede e nella vita, nella certezza che «solo insieme» si possono gustare e vivere il Vangelo e la presenza viva del Signore Gesù. Nella comunità cristiana possono ritrovare nuovo slancio per la testimonianza nel mondo.
Insieme, con la fede che condividiamo nell’unico Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, rinnoveremo la nostra scelta di seguire il Signore lungo la strada che lui va tracciando per noi. Buon cammino!
I tuoi sacerdoti, i tuoi educatori, i tuoi catechisti e i tuoi animatori
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