Cos’è il Consiglio Pastorale

Sinodo, cost. 147

"Un momento significativo della partecipazione all'azione pastorale della parrocchia si realizza anche mediante il "consigliare nella Chiesa", in vista del comune discernimento per il servizio al Vangelo. Il consigliare nella Chiesa non è facoltativo, ma è necessario per il cammino da compiere e per le scelte pastorali da fare. Il consiglio pastorale parrocchiale e, nel suo settore e con la sua specificità, il consiglio parrocchiale per gli affari economici, sono un ambito della collaborazione tra presbiteri, diaconi, consacrati e laici e uno strumento tipicamente ecclesiale, la cui natura è qualificata dal diritto-dovere di tutti i battezzati alla partecipazione corresponsabile e dall’ecclesiologia di comunione”.

“Il consiglio pastorale, in una corretta visione ecclesiologica, ha un duplice fondamentale significato:

• da una parte rappresenta l'immagine della fraternità e della comunione dell'intera comunità parrocchiale di cui è espressione in tutte le sue componenti,

• dall'altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli devono trovare la loro sintesi. Il consiglio pastorale è quindi realmente soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità, sia pure con la presenza diversificata del parroco e degli altri fedeli”.

Quali forme assume il Consiglio Pastorale

Sinodo, cost. 142

"Strumento fondamentale per l’azione pastorale della comunità parrocchiale è il consiglio pastorale, quale organismo che vede, con la presenza del parroco, anche quella dei rappresentanti dell’intera parrocchia e si qualifica come soggetto di programmazione dell’azione pastorale”.

Direttorio, 1.4 - Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale (CPCP):

È la struttura analoga al Consiglio Pastorale Parrocchiale con riferimento alla Comunità Pastorale, intesa come soggetto canonicamente istituito. Non si tratta pertanto di un semplice organismo unitario, rispetto alle singole parrocchie, ma di un vero consiglio pastorale unito in cui la comunità pastorale, nel rispetto della proporzione tra le diverse parrocchie, si esprime come un'unica soggettività.