Nella  Comunità Pastorale San Francesco esistono due Conferenze San Vincenzo, presso la Parrocchia Sacra Famiglia e la Parrocchia Cristo Re; assieme assistono più di 150 nuclei famigliari equamente divisi fra italiani e stranieri.

L’impegno continuativo agli assistiti, che sono un numero considerevole, evidenzia la necessità di inserire altri volontari per garantire una copertura delle necessità adeguate a poter meglio esprimere la Missione della San Vincenzo. 

Si ringraziano tutte le persone che ogni seconda domenica del mese, durante le sante Messe, portano offerte e viveri di prima necessità da distribuire alle famiglie bisognose.

 

CHI E’

La San Vincenzo è un organismo costituito da gruppi di persone che vivono la fede attraverso l’esercizio della carità, rivolta prevalentemente alle persone fragili e bisognose.

 

CHE COSA FA

Organizzata in Conferenze che operano sul territorio, la San Vincenzo si occupa in modo diretto, continuativo e discreto, in spirito di amicalità, delle persone in difficoltà. Confratelli e consorelle sono impegnati ad aiutare le persone nella loro autopromozione umana, cristiana e sociale; dedicando loro tempo ed attenzioni; creando relazioni, anche attraverso visite al loro domicilio, per capire il reale bisogno e aiutarle concretamente.

Accompagnare i propri affiliati in un cammino di fede con desiderio di aprirsi ad una rete di carità, è anche questo obiettivo della San Vincenzo.

 

UNO SGUARDO ALLA NOSTRA STORIA

Fondata il 23 aprile 1833 a Parigi dal beato Federico Ozanam, che ha fatto della sua vita una ricerca continua dell’incontro con Gesù nel volto del prossimo, nasce a Monza nel 1856.

Nel mondo è presente in 143 paesi con circa 700.000 soci. In Italia si contano 1.700 conferenze e circa 18.000 soci che erogano sussidi economici e alimentari. A Monza e in  Brianza ci sono 26 conferenze con 255 soci che assistono circa 3000 persone.

Nel 2011 sono stati erogati aiuti in viveri ed economici grazie alle raccolte presso le Parrocchie e con l’aiuto fornito dal Banco Alimentare.

 

IL SIGNIFICATO DI ESSERE UN VOLONTARIO SAN VINCENZO

“È sufficiente un filo per cominciare una tela, spesso una pietra gettata in acqua diventa base di una grande isola” (F.Ozanam)

Offrire il proprio tempo, avere voglia di sentirsi utili, mettere a disposizione le proprie capacità, ti fa sentire volontario. Per entrare nella San Vincenzo è sufficiente il desiderio di aiutare chi è in difficoltà.

Caratteristiche proprie del Vincenziano:

  1. Gratuità: il volontario non cerca compensi economici o sociali.
  2. Responsabilità: il volontario porta a termine l’impegno che si assume.
  3. Continuità: il volontario accetta, nel limite delle proprie possibilità, un’attività programmata basandosi sulle sue disponibilità.
  4. Collaborazione, riservatezza e rispetto dell’altro: il volontario deve saper ascoltare e intrattenere delle relazioni con le persone in difficoltà accettandole così come sono.

 

IMPGEGNO SOCIALE

La visita a domicilio alle famiglie assistite cosituisce la peculiarità della San Vincenzo sin dalla sua fondazione. Essa costituisce il miglior modo per praticare personalmente, direttamente e con continuità il servizio, dando un aiuto concreto alle persone in difficoltà.

Un esempio qualificante dei servizi offerti dalla San Vincenzo è l’Asilo Notturno per chi non ha casa. L’area di incontro a Monza è presso la struttura sita in Via Raiberti che la San Vincenzo gestisce da 75 anni. L’accoglienza per i pernottamenti e i servizi di mensa funzionano per 365 giorni all’anno, sono gestiti da pochi dipendenti e molti volontari. Si aggiungono servizi a sostegno della persona, cambi d’abito, somministrazione di medicinali, corsi di italiano e soprattutto rispetto ed amicizia.

 

LA PREGHIERA DEI VINCENZIANI

Signore, fammi buon amico di tutti.
Fa' che la mia persona ispiri fiducia:
a chi soffre e si lamenta, 
a chi cerca luce lontano da Te, 
a chi vorrebbe cominciare e non sa come, 
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.

Signore aiutami,
perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente, 
con il cuore chiuso, con il passo affrettato.

Signore, aiutami ad accorgermi subito:
di quelli che mi stanno accanto, 
di quelli che sono preoccupati e disorientati, 
di quelli che soffrono senza mostrarlo, 
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.

Signore, dammi una sensibilità 
che sappia andare incontro ai cuori.

ignore, liberami dall'egoismo, 
perché li possa servire,
perché Ti possa amare, 
perché Ti possa ascoltare 
in ogni fratello
che mi fai incontrare.